mercoledì 9 settembre 2009

"Allegria!"

Dovremmo essere in parte compiaciuti,
lo dovremmo essere perché noi cosiddetti giovani,
noi degli anni 80 siamo bravi a lamentarci,
abbiamo davanti una generazione ingombrante, che non la sposti.
Politica, azienda, tv, scuola, proprietari terrieri, ecc…non vanno mai in pensione, non è che arrivano a 60 anni e si coltivano l’orto... rimangono attaccati, cozze patelle.

E noi ggiovani… 30 anni, una laurea, anni di esperienze lavorative, fallimenti d’amore alle spalle, mutui macigni, a volte padri…insomma, non siamo più nemmeno
tanto giovani, ma i mezzi di informazione ci chiamano così.
I gggiovani fanno gli sguatteri dei pensionati non in pensione, sono i bambini di casa, il cambio generazionale nelle responsabilità non è conseguenza dell’età avanzata, è conseguenza solo della morte.
Bene, è deceduto un macigno M.Bongiorno, un vecchietto in piena attività con un contratto in mano caldo caldo e un programma in fase di realizzazione e noi gggiovani dovremmo dire: “finalmente!”, “spazio ai giovani!”, “trentenni fatevi avanti!”, invece non è così:
- Senso di vuoto
- E’ morto uno di famiglia
- Quale sculettante beota ci ritroveremo a sostituirlo nel palinsesto?
- Proveremo la stessa malinconia con la morte del vecchietto a capo del governo?

Non so cosa pensare, se sono dispiaciuto per la morte di M.B. le cose sono due:
1. o la generazione in arrivo è davvero vuota di ideali, iniziativa, capacità e tra 10 anni ci ritroveremo allo sbando più totale
2. oppure nei primi 30 anni di vita ho guardato davvero troppa TV

"La quiete dei colori autunnali si rifletterà sulle strade e sugli umori
Come il dolce malessere dopo un addio."

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