mercoledì 30 settembre 2009

Paolo 2.0

- Fare il pane
- Coltivare tulipani
- Dipingere con gli acquerelli
- Montare un Lego
- Costruire una casa
- Arredare un salotto

Troppe notti stanco nel letto senza mani sporche. Fogli xls, documenti rtf, stagioni intere impegnato sulla produzione del nulla.
Troppa la necessità di riscoprire le mani nella terra, afferrare utensili, modellare la materia. Addormentarsi all'ombra del proprio gazebo, frutto della buona manualità e dell'ingegno stimolati sinergicamente.
Non fatemi più notare le mie mani morbide, allarme di cosa sto lasciando per strada in questo 2009.

Coltivare l'agreste in me.

giovedì 24 settembre 2009

Ho imparato: in palestra

In palestra ho imparato che i limiti imposti dalla mente non sono pressochè mai coincidenti con quelli reali.
- Alzi 30 kg.
- Sei convinto di fare molta fatica e di aver quasi raggiunto il limite.
- Un giorno ti viene il pallino e per curiosità provi ad alzare 60 kg.
- Ce la fai, non è ancora il limite.
- 70...ecco il limite.
Per mesi hai alzato meno della metà di quello che avresti potuto.

Così nella vita è tutto.
Guarda bene, stai alzando 30, credi di fare fatica...fino a che...

giovedì 17 settembre 2009

Mi sembra

mi sembra così definitivamente sciocco
esser convinto di cambiar domani
vicissitudini di oggi

mi sembra così vergognosamente limitante
temporeggiare nel vivere
senza l’audacia necessaria

mi sembra così totalmente irrecuperabile
ammettere ancora un giorno
senza il profumo nelle mani

Mi sembra

Non si cresce - in 10 punti

1. Dubbi su cosa regalarmi a Natale?” Lego!”
2. A 18 anni ero troppo squattrinato per fare il giovane: “Rimediamo?”

3. Continuo ad esserne convinto…rifare il letto è un’inutile dispendio di tempo ed energie.

4. Due serie da 24 puntate di Gossip Girl all’attivo non si giustificano con un: “Facevo zapping…”

5. Chissà cosa sarò da grande..."Astronauta!?"

6. Voglio la Smemo! “Ma mi serve?”...Pveeeeeesa!

7. “BBello di broito”, “Ma stai veramente mario!!!”, “nonccistoddentro”, “zio”, “Ti metto le mani in faccia e te le scendo appasqua!”

8. Ho una seire di peluches raffiguranti Yoshi di Supermario:”Vieni da me?!”

9. Forse è il caso di svuotare le valigie…sono tornato da un mese.

10. Stasera non posso, non mi importa chi c’è…non insistere…”ehmmm c’è X-Factor!”

11. ...Mammaaaaaa!

Ma ti pare?

martedì 15 settembre 2009

Si cresce - in 10 punti

1. Ho un sacco di capelli: "perché quando ti avvicini noti l’unico bianco?!"
2. Miss Italia è del 1991?! Fuori target!
3. Mi sono alzato canticchiando la Vanoni.
4. Alle volte mi interesso alla coltivazione dei tulipani: “crescono nei vasi?”
5. Potrei affermare che avrei piacere a cucinare degli ottimi manicaretti.
6. Desidero un gatto: "le ingurgita le spinacine AIA?"
7. Non mi spaventa affatto un mutuo trentennale.
8. Una donna si.
9. Sporadicamente mostro un certo interesse nelle vicissitudini politiche del mio paese.
10. Ogni tanto mi sorprendo a pensare al futuro con una certa dose di serietà.
Ma ti pare?

mercoledì 9 settembre 2009

"Allegria!"

Dovremmo essere in parte compiaciuti,
lo dovremmo essere perché noi cosiddetti giovani,
noi degli anni 80 siamo bravi a lamentarci,
abbiamo davanti una generazione ingombrante, che non la sposti.
Politica, azienda, tv, scuola, proprietari terrieri, ecc…non vanno mai in pensione, non è che arrivano a 60 anni e si coltivano l’orto... rimangono attaccati, cozze patelle.

E noi ggiovani… 30 anni, una laurea, anni di esperienze lavorative, fallimenti d’amore alle spalle, mutui macigni, a volte padri…insomma, non siamo più nemmeno
tanto giovani, ma i mezzi di informazione ci chiamano così.
I gggiovani fanno gli sguatteri dei pensionati non in pensione, sono i bambini di casa, il cambio generazionale nelle responsabilità non è conseguenza dell’età avanzata, è conseguenza solo della morte.
Bene, è deceduto un macigno M.Bongiorno, un vecchietto in piena attività con un contratto in mano caldo caldo e un programma in fase di realizzazione e noi gggiovani dovremmo dire: “finalmente!”, “spazio ai giovani!”, “trentenni fatevi avanti!”, invece non è così:
- Senso di vuoto
- E’ morto uno di famiglia
- Quale sculettante beota ci ritroveremo a sostituirlo nel palinsesto?
- Proveremo la stessa malinconia con la morte del vecchietto a capo del governo?

Non so cosa pensare, se sono dispiaciuto per la morte di M.B. le cose sono due:
1. o la generazione in arrivo è davvero vuota di ideali, iniziativa, capacità e tra 10 anni ci ritroveremo allo sbando più totale
2. oppure nei primi 30 anni di vita ho guardato davvero troppa TV

"La quiete dei colori autunnali si rifletterà sulle strade e sugli umori
Come il dolce malessere dopo un addio."

giovedì 3 settembre 2009

I fondamenti del ritorno

Perde, dimentica
fatti, condizioni, volti, promesse ritrovate.
Osserva contorni, calcola misure, setta parametri.
Sorpreso come un bambino alle prime armi
percepisce coltelli.
I fondamenti del tornare sono carenti
e come il Milan dopo un derby da dimenticare
attende il ritorno.